come vendere di più in salone

Dopo oltre 17 anni che giro per i saloni e faccio consulenza ai parrucchieri, il problema che il 99.9% dei saloni hanno è proprio quello di proporre servizi e prodotti ai propri clienti. I titolari si lamentaformazione1no spesso perchè i propri collaboratori non riescono a “guadagnarsi lo stipendio” perchè non fanno nulla per consigliare un prodotto o vendere un servizio. Perchè è tanto difficile vendere ? PROPRIO PERCHE’ prima di tutto si usa il verbo “vendere”. In Italia purtroppo esiste una convinzione limitante legata alla vendita, quando invece è l’attività più entusiasmante e ricca di soddisfazioni che ognuno dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Siccome per molti comunque vendere significa “appioppare” qualcosa a qualcuno, io consiglio ai titolari di sostituire “vendere” con “consigliare”. Metaforicamente, noi non dobbiamo pensare di essere dei farmacisti che vendono farmaci, ma medici che consigliano nella ricetta di comprare farmaci. Questo significa che non dobbiamo pensare al prodotto e conoscerlo come un esperto chimico, ma dobbiamo sollevare eventuali problematiche cutanee del cliente o stimolarlo a vedersi con un look diverso. Cambiato l’approccio linguistico da vendita a consiglio, dobbiamo ora capire come si propone un consiglio. Il miglior modo per farlo è attraverso una “domanda nascosta”. Facciamo l’esempio dove una cliente è venuta in salone per una piega. Mentre si sta facendo il lavaggio, un bravo collaboratore lancia un sasso nello stagno e domanda in modo indiretto alla cliente:” mi chiedo se riesci ad immaginare quanto ti starebbe bene un colore più vivace… più.. (e quello che vuole lui…)”. La domanda nascosta inizia per “mi sto chiedendo se..”.. “non so se riesci a….”. E’ un approccio ipnotico che induce la cliente in una piccola trance (penserà a ciò che il bravo collaboratore ha detto) e a decidere positivamente alla sua proposta. Anche la domanda diretta produce un effetto dirompente sulla cliente. Facciamo l’es. Sei al lavaggio e vuoi vendere un trattamento e un prodotto anti forfora. La domanda da fare potrebbe essere: “Ti capita ultimamente di mangiare di corsa o comunque hai una vita un po’ più frenetica del solito? ” Qualunque sia la risposta (si o no),tu poi aggiungerai..-“Te l’ho domandato perchè noto oggi una maggiore presenza di forfora sulla cute…” Ora silenzio.. Se la cliente ti chiede “Cosa posso fare?” allora non farai altro che parlare del trattamento specifico e poi del prodotto per la continuazione a casa… Se non te lo chiede, sarai tu a dire:”sarebbe opportuno l’utilizzo di un trattamento specifico.. lo vuoi fare vero
?” Quasi sicuramente la cliente dirà di si (altra induzione.. lo vuoi fare vero?). Se invece dirà no, non importa, in quanto comunque nella sua testa girerà un’idea.. “ho la forfora” e magari la prossima volta sarà lei a chiedertelo. Come vedi, non dobbiamo diventare bravi conoscitori del prodotto, ma bravi nel far nascere il bisogno al cliente; bravi medici, più che bravi farmacisti. Noi siamo anni che lavoriamo per fornire corsi di comunicazione ad hoc per parrucchieri che vogliono essere capaci di persuadere attraverso tecniche eccellenti che hanno anche una valenza ipnotica. Noi riteniamo che riuscire a proporre significa semplicemente garantire a te e al tuo team un lavoro negli anni. I tuoi figli e i figli dei tuoi collaboratori ti ringraziano per questo grande risultato. Spero di vederti un giorno in uno dei nostri corsi. Buon lavoro.

dott. Angelo Baldinelli – Ceo Alter Ego Consulting Srl

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