E’ uscito il mio ebook, libro digitale che parla di tre aspetti fondamentali della gestione di un salone di bellezza.
Primo aspetto, la gestione fiscale ed economica. Ci sono degli indici facilmente calcolabili da qualsiasi parrucchiere che devono essere assolutamente conosciuti da chi gestisce un salone, se si vuole ottimizzare le uscite fiscale e se si vuole guadagnare molto di più dal proprio salone.
“Secondo grande segreto: il totale della cifra in prodotti che puoi acquistare non deve superare il 25% del totale fatturato meno utile atteso che ti aspetti alla fine dell’anno !!!”
Questo è soltanto uno dei tanti segreti che dobbiamo conoscere per costruire un budget, un bilancio che ci porti verso una equilibrio fiscale e ci permetta di pagare meno tasse possibili. Nel libro è spiegato tutto, anche come calcolare ogni singolo indici fiscale ed economico.
Parliamo poi nel secondo capitolo del problema numero uno per molti titolari: la gestione dei collaboratori. Ci saranno tanti consigli per come fare bene una riunione, come motivare ogni singolo collaboratore, ci sarà un test da somministrare ad ogni singolo collaboratore per trovare la comunicazione giusta in base alle sue personali caratteristiche.
“Dodicesimo grande segreto: devi essere causativo”.
Tutti i consigli che troverai saranno spiegati molto bene, compreso questo importantissimo segreto. Se diventarai un titolare “causativo”, ovvero capace di trovare le soluzioni attraverso un atteggiamento responsabile, insieme al tuo team, allora aumenterà la tua capacità di leadership e di motivazione su ogni tuo singolo dipendente.
Nella terza parte affrontiamo il tema del marketing, e nello specifico, del web marketing. Non si può più pensare di evitare questo tema cosi importante. Il budget deve esserci per creare un sito stile “Squeeze Page”, strutturare una serie di email automatizzate, creare un blog ricco di contenuti e fondamentale, costruire una campagna marketing attraverso facebook. Tutto questo verrà illustrato nel libro; ogni singolo passaggio per arrivare ad un obiettivo: aumentare il numero dei clienti.
Hai la possibilità di scaricarti gratuitamente un estratto del libro di oltre 160 pagine. Per scaricare gratis l’estratto del libro CLICCA QUI.
Buona formazione… e buona crescita.
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Dott. Angelo Baldinelli – www.alteregoconsulting.it


Più abbiamo chiarezza, meglio possiamo intervenire con strumenti consulenziali, formativi, di coaching, finalizzati ad incrementare quei risultati non del tutto soddisfacenti. La fiche diventa quindi uno strumento importante per misurare le performance di tutto il salone. Oggi esistono anche molti sistemi informatici che possono essere utilizzati per favorire la gestione numerica del salone. Anche noi utilizziamo un software molto efficace e comunque, per chi non volesse acquistare un software, abbiamo un eccellente foglio di calcolo in excel che tutti possono avere gratuitamente, anche tu. (se vuoi avere questo file scrivi una mail a gestione@alteregoconsulting.it e te lo invieremo). Ma cosa deve contenere una fiche ? Certamente i servizi che svolgiamo, elencati in verticale. Poi è importante sapere chi ha svolto quel servizio. Noi consigliamo di usare dei codici alfa numerici (es. Paolo è il collaboratore n. 3) oppure utilizzare penne di diverso colore (es. Paolo scrive con la penna rossa). Per chi invece vuole dimenticare il cartaceo, si può pensare di fare un investimento in tecnologia. Esistono dei sistemi informatici che per esempio, attraverso una card magnetica, si carica in entrata il cliente e ogni volta che si esegue un servizio tecnico, il dipendente caricherà su questa card il servizio svolto. Una volta arrivato alla cassa per il pagamento del servizio, un lettore informatico leggerà il contenuto della card e riporterà a video tutti i servizi svolti (individuando anche gli addetti che hanno sviluppato quel servizio). Quello che davvero conta comunque è SAPERE a fine giornata quale è stato lo scontrino medio, quanti clienti sono entrati, se il punto di pareggio è stato raggiunto, che percentuale abbiamo avuto in termini di servizi tecnici e stilistici. Ogni fine giornata, chi gestisce un salone, deve poter riflettere su questi dati e PRIMA DI INIZIARE la giornata lavorativa del giorno dopo, fare un piccolo briefing con il team per dare gli input necessari verso un miglioramento a partire proprio dal giorno dopo (tutto supportato dalla forza dei numeri !!!!!!!!!!!!!!) (qualcuno riesce a fare questo anche in giornata, mentre si lavora, grazie alla nostra consulenza in tempo reale). Se facciamo un piccolo briefing ogni giorno partendo dai numeri, saremo credibili verso il nostri collaboratori (perchè non parliamo condizionati dal nostro umore e a caso, ma tenendo in considerazione dati concreti), favorendo una continua e costante crescita. Buon lavoro. Angelo
no spesso perchè i propri collaboratori non riescono a “guadagnarsi lo stipendio” perchè non fanno nulla per consigliare un prodotto o vendere un servizio. Perchè è tanto difficile vendere ? PROPRIO PERCHE’ prima di tutto si usa il verbo “vendere”. In Italia purtroppo esiste una convinzione limitante legata alla vendita, quando invece è l’attività più entusiasmante e ricca di soddisfazioni che ognuno dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Siccome per molti comunque vendere significa “appioppare” qualcosa a qualcuno, io consiglio ai titolari di sostituire “vendere” con “consigliare”. Metaforicamente, noi non dobbiamo pensare di essere dei farmacisti che vendono farmaci, ma medici che consigliano nella ricetta di comprare farmaci. Questo significa che non dobbiamo pensare al prodotto e conoscerlo come un esperto chimico, ma dobbiamo sollevare eventuali problematiche cutanee del cliente o stimolarlo a vedersi con un look diverso. Cambiato l’approccio linguistico da vendita a consiglio, dobbiamo ora capire come si propone un consiglio. Il miglior modo per farlo è attraverso una “domanda nascosta”. Facciamo l’esempio dove una cliente è venuta in salone per una piega. Mentre si sta facendo il lavaggio, un bravo collaboratore lancia un sasso nello stagno e domanda in modo indiretto alla cliente:” mi chiedo se riesci ad immaginare quanto ti starebbe bene un colore più vivace… più.. (e quello che vuole lui…)”. La domanda nascosta inizia per “mi sto chiedendo se..”.. “non so se riesci a….”. E’ un approccio ipnotico che induce la cliente in una piccola trance (penserà a ciò che il bravo collaboratore ha detto) e a decidere positivamente alla sua proposta. Anche la domanda diretta produce un effetto dirompente sulla cliente. Facciamo l’es. Sei al lavaggio e vuoi vendere un trattamento e un prodotto anti forfora. La domanda da fare potrebbe essere: “Ti capita ultimamente di mangiare di corsa o comunque hai una vita un po’ più frenetica del solito? ” Qualunque sia la risposta (si o no),tu poi aggiungerai..-“Te l’ho domandato perchè noto oggi una maggiore presenza di forfora sulla cute…” Ora silenzio.. Se la cliente ti chiede “Cosa posso fare?” allora non farai altro che parlare del trattamento specifico e poi del prodotto per la continuazione a casa… Se non te lo chiede, sarai tu a dire:”sarebbe opportuno l’utilizzo di un trattamento specifico.. lo vuoi fare vero